Errico Ruotolo - Disegni del disonore. A Napoli, dal 15 marzo al 15 aprile 2007 alla Galleria di Franco Riccardo Artivisive ci sarà l'importante mostra di disegni inediti di: "Errico Ruotolo - Disegni del disonore". La nuova mostra che verrà inaugurata negli spazi della galleria Artivisive a Via Santa Teresa Degli Scalzi 8, ha per tema il tragico, ma purtroppo sempre attuale, fenomeno della guerra. ------ +39 0815444300 (info), +39 0815444300 (fax) info@riccardoartivisive.it www.riccardoartivisive.it orario: dal lunedì al venerdì 15,30–20 (possono variare, verificare sempre via telefono) biglietti: ingresso libero vernissage: 15 marzo 2007. ore 18.30 catalogo: con un testo di Gabriele Frasca editore: EFFEERRE autori: Errico Ruotolo genere: arte contemporanea, personale. ----- Errico Ruotolo è nato a Napoli nel 1939, dove vive e lavora. Dopo aver conseguito il diploma di maturità artistica, si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Napoli dove frequenta il corso di Pittura diplomandosi nel 1962. Le sue prime opere si collocano nell'ambito di un figurativo con inclinazioni tendenti al surrealista, dove il colore assume un ruolo determinante. Nel 1965 espone a Siviglia, e successivamente, nel 1966 è presente a "Proposta '66" a Roma e, nel 1967, partecipa, sempre a Roma, alla rassegna "Prospettiva 3". La sua ricerca con sperimentazioni di tipo informale continua: dapprima muovendosi tra superficie pittorica e legno, poi con l'inserimento di altri materiali come la carta disegnata, la luce artificiale ed il plexiglas, con i quali realizza assemblages. Agli inizi degli anni Settanta nel suo lavoro si inserisce un elemento nuovo: la scrittura. Sono del '72 opere in cui si ritrovano "cancellazioni" e brevi annotazioni. Nel 1976, con l'"A/Social Group", è presente alla Biennale di Venezia. Nel 1984 espone a Rennes (Francia) alla "Maison de la Culture". Nel 1991 è invitato alla rassegna "The Modernity of Lyrism" allestita a Stoccolma. La sua produzione più recente, sempre attenta al rapporto col quotidiano, ripropone immagini che traducono nel gesto-colore-segno le possibili stratificazioni della memoria vissute dall'artista. www.marcianoarte.it