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Democrazia diretta praticata tramite internet.
Di Admin (del 04/12/2007 alle 22:31:47, in Attualitą, letto 1498 volte)
In italia pensate i primi blog sono partiti dai giornalisti e da grandi comici. Succesivamente i politici hanno deciso di comunicare attraverso i loro blog. Ma purtoppo il problema in Italia è cercare il nome di un politico in internet non solo da come risultato il suo blog ma anche i suoi reati.
Riporto dal sito:
http://web20cafe.blogspot.com/
L'australiano Senator On-Line (SOL) è il primo partito politico web based. Un'organizzazione che permette a chiunque di votare online su tutti i progetti di legge da sottoporre al Parlamento. I senatori eletti tra le liste di questo partito sono tenuti a votare in accordo con i risultati dei sondaggi sottoposti alla comunità web aggregatasi intorno al sito http://www.senatoronline.org.au. Se l’esperimento dovesse avere successo sarebbe il primo caso di democrazia diretta e direttamente praticata tramite internet.
Qualcosa di simile si sta sperimentando anche in Italia: il sito della Lista Partecipata per la Democrazia Diretta persegue l'idea che la sovranità appartiene ed è esercitata direttamente dai cittadini, tramite il web. Il sito dei Democratici Diretti entra in dettagli tecnici molto spinti sul metodo da seguire per il passaggio dal sondaggio web al voto parlamentare e nota come sia il SOL che la LPDD facciano firmare ai candidati un documento che attesta la piena comprensione del mandato e che non viene accettato il cosiddetto “voto di coscienza”. Nel caso il candidato proprio non se la senta di votare in un certo modo, dovrà dimettersi. Insomma questi senatori web based devono essere dei veri e propri software della politica 2.0, terminali di operazioni decise dal basso. Vista così la cosa sembra riduttiva, quasi una banalizzazione della politica ma d'altra parte chissà quanti parlamentari che siedono negli scranni di tutto il mondo non sono altro che terminali di operazioni decise altrove e comunicate dall'alto.