Web Design Blog - Internet trends
Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
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Disposizioni concernenti la Società italiana degli autori ed editori
Approvato definitivamente dal Senato il 21.12.2007
«1-bis. È consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro. Con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, sentiti il Ministro della pubblica istruzione e il Ministro dell’università e della ricerca, previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, sono definiti i limiti all’uso didattico o scientifico di cui al presente comma». Scarica il documento completo PDF. In sintesi, per fare un esempio: Caio compone un brano, lo diffonde tramite il proprio sito; Tizio lo ascolta, gli piace, se lo copia sul suo sito per fini didattici e senza scopo di lucro.... Caio non può far valere alcun diritto perché per la normativa sopra descritta non sussiste alcun lesione del diritto d'autore. Un concetto interessante, che snatura la normativa a tutela delle opere dell'ingegno... Cosa ne pensate? Commentate e discutiamo insieme questo disegno di legge...
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Microsoft ha presentato al Mix'08 di Las Vegas la prima beta del nuovo Internet Explorer 8. Maggiore aderenza agli standard, importanti funzioni aggiuntive, un occhiolino alla comunità degli sviluppatori: il browser è pronto alla sfida con Firefox 3 potete approfondire l'articolo su Webnews " Internet Explorer 8 Beta 1 per tutti" . Segnalo i links per l'installazione (per chi ha il coraggio):
Che dire, quanti di voi lo installeranno?
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di Gabriele Niola – Fonte: www.webnews.it
Nell'era del protocollo IPv6?
Un aumento del 27% rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente ma soprattutto un aumento di richieste di gestione delle connessioni tale da rendere improrogabile l'arrivo del tanto sospirato protocollo di connessione IPv6 Il nuovo report VeriSign ( pdf) certifica come ogni anno la crescita degli IP registrati e il 2007, avendo visto l'emergere di dispositivi Wifi e console di gioco connesse alla rete, ha potuto generare un numero non indifferente di nuove entità. 153 milioni è la cifra stimata delle nuove registrazioni effettive (tuttavia occorre precisare che molte vengono disdette nei 5 giorni di grazia entro i quali per legge si può abbandonare il dominio preso e ottenere il rimborso dei soldi versati), un aumento del 27% rispetto alla fine del 2006. Matura dunque una media di 2,5 milioni di registrazioni al mese da suddividere in country code, .com e .net (cioè i domini più richiesti). I domini nazionali, cioè quelli che esprimono l'appartenenza geografica di un sito (ad esempio l'italiano ".it") sono aumentati del 33% rispetto al 2006 arrivando a 58 milioni, mentre invece sono state 80 milioni le richieste di registrazioni di domini .com e .net con un aumento del 24% rispetto al passato. Un simile aumento ha portato una società come VeriSign (impegnata nella verifica della correttezza e della sicurezza legata all'accesso ai siti) a processare una media di 33 miliardi di richieste DNS al giorno a fine 2007. Ma il 2007 è stato anche l'anno del protocollo IPv6, la logica evoluzione dell'IPv4 in funzione fino ad oggi, che ha permesso la gestione delle tante nuove richieste provenienti da molti dispositivi diversi dai desktop computer e connessioni diverse da quelle wireline. Il protocollo IPv6 aumenta il numero di cifre di cui è composto l'indirizzo IP, cioè l'etichetta numerica che serve ad identificare gli utenti durante una sessione di navigazione. L'IPv4 prevedeva un massimo di 12 cifre in 4 gruppi di tre cifre decimali mentre l'IPv6 è composto di 8 gruppi di cifre esadecimali, aumentando esponenzialmente le possibili diverse combinazioni e dunque le possibili contemporanee connessioni.
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Bellissima chat on line da inserire sul vostro blog: Google Talk. Aggiunta la modalità invisibile e un nuovo servizio consente di aggiungere un badge sul proprio blog che visualizza il proprio stato. E’ possibile decidere il messaggio visualizzato, nickname da far vedere agli ospiti e possibilità o meno di mostrare il proprio stato online. Non resta che scaricarlo: http://www.google.com/talk/ e successivamente copiare il codice generato sul proprio sito web. Chiunque, quindi non necessariamente qualcuno con un account @gmail.com, potrà cliccare sul badge e chattare con voi in una finestra che si aprirà al click. Anche imaginepaolo è on line con la sua chat (visibile da oggi anche in alto a destra) per risolvere tutti i vostri problemi inerenti al Web Design.
Web Design Chat
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Ho trovato questo articoletto molto interessante su corriere.it e ve lo propongo. Chi di voi fa la stessa cosa come fosse normale routine? Io si, da moltissimo tempo. Difficile che riesca a fare meno di due o tre cose contemporaneamente. Lo ritene ìte un problema? Leggete l'articolo, e diteci cosa ne pensate.
di Emanuele di Psqua - fonte: www.corriere.it
Il 64% degli americani di età compresa tra i 9 e i 17 anni guarda la tv e naviga contemporaneamente.
NEW YORK – Ecco un ritratto della generazione "nativamente" digitale, elogio del multitasking e delle sinergie comunicative: secondo uno studio prodotto dalla società di ricerca Grunwald Associates tra i giovanissimi tra i 9 e i 17 anni non c'è più l'abitudine di fruire di un medium alla volta.
I DATI - Il 64% dei ragazzini americani infatti guarda la tv e naviga su internet contemporaneamente, ma di questa percentuale il 47 per cento ha comunque un occhio di riguardo verso il pc, mentre il televisore ha quasi un ruolo ancillare e di sottofondo. Abituati a fare tante cose insieme, è facile che i teenager e i bambini chattino mentre guardano un film, per poi scrivere una mail e magari seguire un web serial. Tutto in una volta, forse con scarsa concentrazione ma sicuramente con uno spirito più attivo di quanto si facesse nel periodo di egemonia della televisione generalista. Infine il 27 per cento di quest'audience trasversale ed eclettica produce propri contenuti mentre consuma contenuti di altri, creando per esempio pubblicità su misura del proprio programma del cuore.
LE CONSEGUENZE – I signori del marketing e delle strategie pubblicitarie hanno messo a fuoco il fenomeno già da un po' e ora stanno studiando un formato pubblicitario che ben si adatti a questo strano pubblico. L'obiettivo è quello di creare campagne comunicative su piattaforme multiple, anche perché questo segmento di popolazione - già molto importante per chi elabora le strategie di mercato - è destinato a crescere sempre più e ad avere sempre più peso: loro saranno i consumatori di domani.
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Per tutti gli utilizzatori di MSN Spaces esiste un modo per personalizzare il Blog. Salvatore Aranzulla ce lo spiega in modo sintetico:
MSN Spaces è un servizio di Microsoft, che offre, con una sola registrazione, uno spazio in cui pubblicare i nostri pensieri (blog) o le nostre foto.
La personalizzazione della nostra pagina blog-foto è apparentemente molto limitata. Tuttavia, alcuni sviluppatori di MSN Spaces segnalano la presenza di personalizzazioni nascoste, note con il nome di PowerToy, non rese pubbliche ma, comunque, utilizzabili nel proprio blog.
Esistono per il momento tre tipi di PowerToys, che permettono di inserire nel proprio spazio Windows Media Player, personalizzare l’HTML ed il layout (= la grafica del blog), seppur alcune di queste funzioni sono limitate agli utilizzatori di Internet Explorer.
Una guida italiana, che spiega come usare queste chicche nascoste è MSN Space Custom. Gli interessati non possono non seguire anche questo forum sull’argomento.
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Virb forse è il primo candidato a far concorrenza a Myspace, in google ci sono motli rumors in merito. Ma cos'è? VIRB integra gruppi, network di amici, musica, foto, video, tag, profili personali e blog tutto in uno.
Io sono presente su entrambi i network:
MySpace è un circolo vizioso: più cresce, più ha appeal che attira gente a farlo crescere. Forse MySpace è brutto. Scomodo da usare. Terribilmente approssimativo in tutto. Tecnologicamente obsoleto. E' vecchio. Quando incontrate VIRB pensate come se qualcuno avesse realizzato un nuovo MySpace togliendone i difetti, riempiendone le lacune e aggiungendoci un sacco di roba utile. E' progettato con cura, tutto sembra funzionare, è tecnologicamente avanzato, bello da vedere e comodo da usare. E anche piuttosto rispettoso degli standard. VIRB è totalmente personalizzabile con i CSS e aggiunge caratteristiche di natura sociale al blog...
Voi quale avete provato? Cosa ne pensate?
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FACEinHOLE è un bellissimo sito che ci permette di inserire una faccia nei personaggi di tanti scenari disponibili. In effetti ci si può sostituire alle celebrità e alle star dello spettacolo, del cinema, dello sport e della politica internazionale all’interno di divertenti scenari.
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Secondo uno studio di ACNielsen Research International, commissionato da eBay:
[...] più di 16 mila italiani hanno una fonte di reddito primaria o secondaria derivante dalla propria attività di vendita su eBay (oltre 14 mila) o dall'essere dipendenti di un'impresa che opera su eBay (più o meno 2000) [...]
In particolare 14.500 italiani condurrebbero un’ attività su eBay capace di produrre un reddito primario o secondario per sé stessi, mentre 2.000 italiani lavorerebbero in aziende con il proprio core business sito su eBay. E questi numeri raddoppiano rispetto all'analoga ricerca del 2006. Leggi tutto l'articolo su: http://blog.webnews.it/
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fonte: www.macitinet.it
Su macitynet.it, Mauro Notarianni ci spiega che “C-Net ha stilato una sorta di classifica con varie porte, bus e interfacce di connessione obsolete e in disuso. Ci sono le parallele, le seriali, la SCSI, la SCART e...c'è anche la FireWire. L'edizione inglese di C-Net, dunque, ha stilato una classifica delle porte di connessione obsolete, standard o pseudo tali che per vari motivi non ha più senso avere nel proprio computer e che sono stati (o presumibilmente saranno) sostituiti da nuovi e più efficaci standard.”
Ecco la classifica in breve:
1. La porta parallela
2. Le connessione PS/2
3. FireWire
4. La tecnologia SCSI
5. La SCART (Syndicat des Constructeurs d'Appareils Radiorécepteurs et Téléviseurs, ovvero Sindacato dei Costruttori di Apparecchi Radioricevitori e Televisori)
6. Il bus ISA (Industry Standard Architecture, detto anche bus AT)
7. l'AGP (Accelerated Graphics Port)
8. PCMCIA (Peripheral Component Microchannel Interconnect Architecture)
9. Kryten 2X4B-523P (inserito a titolo più che altro scherzoso)
10. le Game Cartridge.
Il Notarianni conclude dicendo che “C-Net non le cita, ma ci sono altre tecnologie di connessione che a noi sembrano più morte che vive: le porte seriali, l'IrDA, la VGA, la porta game, le vecchie porte MIDI, la connessione analogica del modem e tra un po' potremmo metterci anche gli ingressi e le uscite audio analogiche. Se guardiamo il lungo elenco sopra e pensiamo ai nostri portatili, ci rendiamo conto di come effettivamente il MacBook Air sia attualmente la sintesi perfetta del computer per gli utenti utenti del Web 2.0: tutto wireless e senza la presenza di tante e spesso poco utili porte d'espansione. Forse, ancora una volta, Apple ha capito tutto prima degli altri?”
Leggendo l’articolo completo, comunque, potrete trovare maggiori dettagli e spiegazioni riguardo ogni singolo componente dell’elenco.
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