(inverti l'ordine)

Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 

Secondo una ricerca di GfK marketing Italia, nel 2006 sono stati effettuati acquisti online per 523 milioni di euro. Il fatturato di questo canale è aumentato nel giro di due anni è aumentato di 353 milioni di euro. Gli italiani pian piano stanno imparando a fare la spesa comodamente seduti, magari davanti ad un PC. E secondo il Politecnico di Milano nel 2006 hanno acquistato prodotti alimentari per 56 milioni di euro. Tale dato crescerà almeno del 30% nel 2007. Volendo.com è stato il primo sito ad offrire il servizio di spesa online. Successivamente sono arrivate Despar e Coop. Ma il leader di questo settore è Esselunga che controlla oltre l’ 80% del mercato e offre il sevizio in 13 capoluoghi di provincia e 300 comuni tra cui ovviamente Roma e Milano.

La promozione web deve essere pianificata con estrema attenzione, sia per avere un ROI (ritorno sugli investimenti) positivo sia per evitare di disperdere il budget assegnato. Solitamente nella programmazione della campagna web vengono distinti cinque step fondamentali: 1) Definizione degli obiettivi della campagna. 2) Definizione del target. 3) Scelta degli strumenti. 4) Misurazione della redemption. 5) Operazioni di controllo su tutto il processo. Il primo step è sicuramente fondamentale. Gli obiettivi della comunicazione web possono essere molteplici, si va dal semplice scopo di generare traffico sul sito, al call to action (chiamare all’azione l’utente) passando ovviamente dall’obiettivo di purchase (indurre l’utente all’acquisto). Prima di stabilire l’obiettivo è opportuno riflettere se si deve creare l’awareness del prodotto o della corporate, o se si punta alla creazione di valore. Dalla definizione dell’obiettivo si passa alla definizione del target applicando al web la segmentazione tradizionale del marketing. Per quanto riguarda il terzo step va sottolineato che la pubblicità su internet fonda la pubblicità sui media tradizionali e il direct marketing. La misurazione della redemption invece permette agli operatori di web marketing di quantificare con precisione estrema i risultati della campagna e in modo particolare: gli utenti che hanno visto l’adv, gli utenti che hanno trafficato sul sito, gli utenti che hanno effettuato l’acquisto.

La Search Engine Optimization (SEO) è l’attività di ottimizzazione e posizionamento dei siti web nei motori di ricerca per far comparire i siti in testa alla lista di risultati naturali elaborata dal motore per una specifica ricerca. Spesso le aziende acquistano degli ottimi siti web dal punto di vista della grafica e dell’usabilità, ma per molto tempo hanno sottovalutato la necessità di essere rintracciati sui motori di ricerca. I motori di ricerca sono il punto di partenza del navigatore che cerca un prodotto, un servizio o un’azienda sul web. In Italia, dopo un periodo iniziale di stallo, un pò tutte le aziende di medio-grandi dimensioni si sono lanciate nella frenetica attività di SEO, ma sono davvero poche quelle che hanno compreso l’importanza del passaggio dal web 1.0 al web 2.0. Per esempio le imprese che svolgono attività di monitoraggio blog, newsgroup, forum e social network, allo scopo di comprendere quelle che sono le opinioni dei consumatori sui vari marchi (web reputation), sono davvero poche. Il web 2.0 inoltre può essere un ottimo strumento per analizzare: un determinato mercato, i competitors, la domanda.

L’advergame è una forma di promozione molto utilizzata dalle aziende. Nasce con lo scopo di creare interazione tra l’utente/consumatore e il prodotto (o il brand) ed è in perfetta sintonia con le regole del permission marketing. Un bel esempio è l’adevergame di O2 sponsor della nazionale inglese di rugby che si appresta a giocare i mondiali in Francia. E’ chiamato “Stare Out” e per giocare si deve usare la webcam. Nel regno unito, MTV con il supporto di Y Peer (the Youth Peer Education Network) ha lanciato un “educational advergame” per i teenagers, che rappresenta un ottimo esempio di comunicazione online con i giovani. Ecco i link: http://www.o2blueroom.co.uk/Rugby/NeverSurrender/StareOut/ http://www.staying-alive.org/me/game/index.html

Su “Affari e Finanza” di Repubblica ho trovato un articolo interessante su Fotolia. 18 mesi fa nasceva Fotolia, che oggi è la più grande banca di immagini digitali a basso costo del web. Il suo successo è legato alla struttura internazionale dell’azienda (presenza fisica in otto paesi e supporto in sei lingue), alle elevate commissioni dei fotografi (una media del 50% del prezzo di vendita), all’abilità dei fotografi a decidere il prezzo delle loro immagini, ma soprattutto è dovuta ai fotografi di Fotolia (oltre 417 mila) che possono ottenere interessanti profitti dalla vendita delle loro immagini. I fotografi Top di Fotolia hanno un ricavo netto variabile tra i 12 e i 36 dollari per ogni immagine accettata all’anno. Mentre i fotografi d’elite di Fotolia incassano una cifra che varia dai 5 ai 10.000 dollari al mese. Il sito è facilmente navigabile e permette in pochi click di registrare e di poter acquistare o proporre immagini. Fotolia potrebbe ritornare utile agli operatori di marketing che si trovano a dover pianificare campagne promozionali con budget ridottissimi, perché offre foto e immagini professionali a prezzi veramente competitivi.

Volevo segnalare agli appassionati e agli operatori di web marketing il corporate blog di Lapo Elkann: //blog.italiaindependent.com/ Lapo utilizza il blog per entrare direttamente in contatto con gli utenti/consumatori, per ascoltare la loro voce, le loro opinioni, critiche, suggerimenti. A mio parere ovviamente il marketing di Italia Independent (I-I) usa il blog anche a scopo di market analysis o trends analysis e che esso prima o poi diventerà un vero e proprio database utenti/clienti. Se così dovesse essere siamo davanti ad un bel esempio di come il marketing può sfruttare le logiche del web 2.0 Interessante anche il positioning di I-I: Italia Independent idea, sviluppa e produce "personal belongings" che interpretano lo stile, l’innovazione e il saper vivere italiano in un mondo globale I "personal belongings" sono oggetti unici e innovativi ideati, sviluppati e prodotti al 100% in Italia. Italia Independent ha alla base della propria cultura la cura dei dettagli, la ricerca continua della qualità e la distintività dello stile.

Ho ritrovato, da tempo dimenticato, un vecchio link del sito: www.imaginepaolo.com/old.
Quando si usava flash, quando non esisteva l'uso degli stili, dell'xhtml, insomma quando eravamo nel web 1.0, o di più nel web 0.0 ... quando i Blog non esistevano,... ancora erano gli inizi del 2000.
Proponete i vostri vecchi links (nascosti).

This software will let you easily render Google Maps anywhere on your blog as a web service. It also includes code for easy integration with WordPress blogs, but what the code does best can actually be used with any other blog system or plain web page.

This plugin will let you easily create from simple maps with one marker and a text balloon, to complex multimarker maps with hypertext balloons as this page.

avi.alkalay.net

Stiamo gradualmente rilasciando ai nostri inserzionisti la possibilità di creare gadget ads. Questi sono nuovi formati interattivi, in linea con le tendenze del Web 2.0,. che soddisfano il massimo livello di interazione. I gadget ads incorporano feed di dati, mappe, immagini, audio, video, Flash, HTML o JavaScript in un singolo annuncio e vengono visualizzati nella rete di contenuti di Google. I gadget ads sono dei veri e propri minisiti che gli inserzionisti e/o le agenzie creative possono utilizzare per creare brand awarness, coniugare contenuto generato dagli utenti con contenuto editoriale, o per demo di prodotto ( p.e.: car configurator,) preventivatori, sistemi di prenotazione. Kristof Kaiser (Product Specialist).

Mi sono fatto questa domanda e ho trovato la risposta in questo articolo:

La risposta sarebbe facile: con link esterni. Cerca quindi di ottenere più link possibili verso il tuo sito sito. Leggi anche l'articolo come ottenere più link al proprio sito.

Cerca di individuare le pagine che hanno un buon Page Rank. E fai attenzione di distinguere tra il PageRank del sito e quello della specifica pagina. Ormai per convenienza si usa ad associare il termine PR del sito alla home page, ma il link verso la tua pagina sarà probabilmente posizionata all'interno di una directory, su una pagina con PR basso.

Scegli pagine con meno link possibili. Controlla se la pagina rispettiva è bene indicizzata da Google (usa il nostro strumento di controllo della presenza nei motori). Google aggiorna con frequenza sempre minore il PR che vedi nella Google ToolBar, ma se oltre questo valore fallisce anche il risultato di controllo della presenza allora il link da quella pagina non vale nulla.
Controlla anche il meta tag robots e il robots.txt, verifica che la pagina non sia per caso esclusa dall'indicizzazione.

Considera che ha un valore superiore un link da una pagina con PR4 e meno link che una PR6 stufato con link esterni.

Punta sull'importanza degli inbound link dalle directory DMOZ e Yahoo!, apparentemente molto importanti nell'algoritmo di Google.

googlerank

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